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domenica 21 novembre 2010

Perché devo pagare il conto?

Quando si sceglie un conto, ho già detto, quasi tutti guardano esclusivamente il costo e c’è ancora chi si stupisce o si arrabbia che alla fine dell’anno si siano pagati dei costi per tenerlo aperto, anche se l’uso è stato limitato.
E’ vero che la banca guadagna utilizzando il denaro che viene depositato sui conti correnti, ma è anche vero che le banche devono sostenere dei costi, per erogare i servizi che il conto rende possibili ed oggi, con gli interessi di mercato molto bassi, le banche non hanno più margine sufficiente per pagare interessi alti sul denaro dei conti correnti.
L’atteggiamento di guardare il tasso di remunerazione del conto è l’eredità di quando l’Italia era un paese ad alto rischio di credito e gli interessi che le banche pagavano ai clienti erano alti, non c’erano bolli dovuti allo stato e gli italiani sguazzavano negli alti interessi sul conto inconsapevoli che quello era un segnale del rischio di fallimento del nostro paese. Non a tutti è noto che alti interessi per i soldi prestati sono pagati quando il rischio di perdere i soldi è alto.
Ora gli interessi sui conti sono quasi nulli (e quindi il rischio molto più basso), salvo che uno abbia a disposizione capitali sufficientemente elevati da poter ottenere una remunerazione più alta perché in quel caso la banca ha più interesse a pagare il denaro per averlo a disposizione.
Volendo capire i costi sostenuti dalle banche, possiamo evidenziare che il personale va pagato, gli sportelli attrezzati e vigilati, le tasse, le spese per l’informazione ai clienti, lo spostamento di denaro tra banche, i sistemi informatici e di sicurezza hanno dei costi che devono essere affrontati, ecc.
E’ quindi importante scegliere una banca che abbia un alto livello di servizio, a fronte di costi ragionevoli; non per nulla le banche che non hanno sportelli propri o lavorano prevalentemente su internet hanno costi più bassi.
Alcune volte, se si hanno determinate caratteristiche, il costo del conto può ancora essere nullo e la remunerazione tanto interessante da portare a fine anno, o anche ogni giorno che passa, un rendimento effettivo del denaro in giacenza.
Ovviamente se il denaro in eccesso si investe, con l’assistenza di un consulente di fiducia, il suo rendimento sarà più elevato.

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